Si riapre la caccia, che di norma dovrebbe chiudersi il 31 gennaio, ma come sappiamo alcune regioni possono anche anticipare l’apertura e protrarla sino al 10 febbraio. C’è però il divieto del martedì e venerdì, si chiama “silenzio venatorio”.

Tuttavia gli ungulati si può sparare come, dove e quando si vuole!

Attenzione: i cacciatori, che ufficialmente sono 500 mila, possono anche invadere terreni privati per esercitare il loro scopo “esclusivamente ludico”, ma non nei Parchi Regionali e Nazionali, e neanche nelle oasi e nelle zone di ripopolamento e cattura (cioè quelle aree adibite alla riproduzione e all’allevamento di specie cacciabili). 

Insomma, ci sono delle leggi, accuratamente meditate, alle quali i cacciatori sanno di poter contare per soddisfare la loro arte venatoria. C’è anche chi non si accontenta e diventa bracconiere, ma si tratta solo di malelingue.

Eppure, pensandoci su, gli animali a quali leggi possono affidarsi per difendere la loro vita? Sì, la loro vita, perché come dice quella lettera ai Corinzi, XV, 35-32 … “Se vi è un corpo animale vi è pure un corpo spirituale”.

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