Abbiamo aspettato un po’ prima commentare il divieto del governo norvegese di allevare Cavalier King Spaniel e Bulldog inglesi, praticamente cani col musetto piatto. Ci eravamo illusi che la sentenza emessa dal tribunale di Oslo sarebbe stata rivista o che Odino, per farli persuadere, avrebbe lanciato fulmini mortali. Non c’è stato nessun intervento.

Il giochino sulle parole che il divieto riguarda gli allevamenti non la razza, è demenziale, perché se non ci sono gli allevamenti, qui davvero non può intervenire lo Spirito Santo né, tantomeno, Odino. Ci sono voluti anni per regolamentare gli allevamenti, dunque il problema sarebbe sul controllo non sul divieto.

Bene, anzi male, molto male. Bisogna riprendere le lezioni di civiltà anche per chi sino ad oggi ha fatto la parte del sensibile progressista sui diritti degli animali e rispetto dell’ambiente.

Senza peli sulla lingua, possiamo solo esternare su questa decisione con una sola parola: vergogna.

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