La Pet Therapy, branca emergente della terapia medica, è un intervento dolce che basandosi sulla relazione interspecifica tra uomo e animale, trova nel suo determinismo un coinvolgimento della sfera emotiva.

Così, gli animali, entrati a tutti gli effetti, compreso quelli giuridici, a far parte del nucleo familiare, rappresentano un amico per gli adulti, un compagno di giochi per i più piccini con il quale trascorrere il tempo libero.

Un notevole rinverdimento dello spirito zoofilo, quale dimostrazione che l’uomo ha sempre bisogno dell’animale.

Una necessità che, per quanto diversa e diversificata nel tempo, rimane sempre un elemento da cui la specie umana sembra non possa prescindere.

Un fenomeno particolare che all’interno della società dei consumi, opulenta e industrializzata, trova, verosimilmente, la sua giusta allocazione quale manifestazione di uno stato patologico emergente e dilagante: la solitudine e la depressione.

 Difatti, per quanto la presenza di un animale possa essere considerata moda, emulazione, ostentazione, uno “status symbol”, fondamentalmente è l’espressione dell’uomo alla ricerca di affetto.

 Dal contatto con l’animale scaturisce un rapporto sereno, spontaneo, sincero, corrisposto e tanto appagante da diventare un aiuto al benessere psichico e fisico, specialmente in quelle situazioni in cui i contati interpersonali sono alquanto limitati.

Così gli animali, transitano attraverso una oggettivazione differenziata, da elementi di supporto alla sopravvivenza, dalla produzione di sostanze medicamentose per prevenire e curare processi infettivi e infestivi, a vere essenze farmacologiche indicate nella terapia del corpo e dell’anima.

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