L’uomo moderno  definisce l’intelligenza degli animali “istinto”,  ma è solo un modo per assicurarsi la prerogativa che l’intelligenza è dell’uomo, ossia per distinguersi dai suoi simili e sottolineare di riscontrare in loro sì degli esseri amorevole e purtroppo selvaggi, ma inferiori.

E ci studiano sopra, anche se non capiscono un granché, per esempio, nel vedere il lavoro organizzato delle formiche e delle api, oppure il sacrificIo di talune specie che donano spontaneamente la propria vita a coloro che li hanno adottati.

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